GLI STRUMENTI

La musica africana utilizza una grande varietà di strumenti. Il tamburo, diffusissimo, compare in diverse forme e dimensioni. Il corpo è fatto di legno o creta, mentre le membrane sono di pelle di animali. Importanti sono i tamburi a frizione, in cui il suono viene prodotto sfregandone la membrana, e quelli a clessidra dell'Africa occidentale, chiamati anche tamburi parlanti perché possono imitare l'andamento sonoro della voce umana.
Numerosi sono gli strumenti a percussione: bacchette, campane, nacchere, gong, zucche e vasi di creta, tubi e xilofoni. Il lamellofono – strumento esclusivamente africano diffuso in tutto il continente sotto vari nomi: mbira, kalimba o likembe – è costituito da una serie di strisce di metallo o di bambù fissate a una piccola cassa di risonanza. Tenuto in mano o in grembo, lo strumento viene suonato facendo vibrare con i pollici o gli indici le estremità libere delle lamelle.
Gli strumenti a corda comprendono gli archi musicali, i liuti, le arpe e le cetre. I mandinka del Gambia suonano la kora, un'arpa-liuto a ventuno corde, alcune delle quali vengono pizzicate mentre altre risuonano per simpatia. Popolare in Senegal è lo xalam, un liuto a pizzico progenitore del banjo. L'arco musicale, costituito da una corda tesa tra le due estremità di un'asta flessibile, svolge un ruolo particolarmente importante nella musica tradizionale delle popolazioni meridionali, come i san, gli xhosa e gli zulu.
Flauti, pifferi, oboi e trombe sono i principali strumenti a fiato. I flauti, traversi e diritti, di bambù, legno, creta, osso e altri materiali, sono presenti in tutta la regione subsahariana. Molto diffuse sono anche le trombe ricavate dalle corna degli animali. Il clarinetto delle savane dell'Africa occidentale ha il corpo e l'ancia fabbricati con lo stelo del sorgo. Gli strumenti ad ancia doppia, come l'algaita degli hausa, sono originari del Nord Africa.